Buona settimana santa!

Gesù doni il santo desiderio a tutti i giovani di contemplare gli eventi della Passione, morte e Risurrezione di Gesù. Auguro a tutti di lasciarsi coinvolgere, partecipando agli eventi e alle celebrazioni di questa settimana, dal santo amore di Gesù che vince ogni buio, peccato e morte.

Ricordandovi nella preghiera, auguro a tutti i giovani buona settimana santa.

Don Giovanni

PALME 2024

Se Gesù è il re, perché cavalca un asinello? Perché è umile, se è il Signore? Noi non comprendiamo.

Se Gesù è il re, il figlio di Dio, perché non scende dalla croce, perché il Padre suo non viene e a liberarlo?

Se noi siamo amici di Gesù, il Re, il Signore, perché non riceviamo vantaggi da questa sequela?

Se noi siamo dalla parte giusta, dalla parte di colui che estende il suo dominio da mare a mare, perché non abbiamo successo? Perché siamo circondati da disprezzo? Perché siamo come preti e cristiani ormai siamo insignificanti?

A fronte di quanto stiamo per celebrare si può cogliere che ci sono i discepoli umili e ci sono i discepoli ottusi che assistono alla festosa accoglienza della folla e non comprendono.

Le folle ancora accorrono la domenica delle palme e in molte case entra il ramoscello d’ulivo benedetto. Ma la gente di oggi comprende il significato di questo segno così popolare? Forse è inteso come un buon augurio, come un portafortuna che allontana dispiaceri e disgrazie, forse la sopravvivenza di una consuetudine che evoca ricordi infantili. Ma quando Gesù fu glorificato, si ricordarono. Come arriveremo a comprendere il significato della festa di oggi? Il Vangelo dice dell’itinerario di fede dei discepoli.

Comprendono quando passano attraverso l’evento drammatico e glorioso della Pasqua: il tradimento, la crocifissione, l’incontro con Gesù risorto e glorificato che dona lo Spirito. Se non si va fino al calvario, fino al sepolcro, fino all’incontro la vita di Gesù resta un enigma, come quella di ogni uomo vittima innocente della vita e della cattiveria umana.

Nel passare attraverso la Pasqua di Gesù la conversione dei discepoli è orientata dalle scritture. Infatti si ricordarono della parola dei profeti. L’ascolto delle Scritture non basta per interpretare le vicende di Gesù e le vicende umane, ma senza le Scritture gli eventi restano enigmatici. E infatti le Scritture annunciano la regalità che contraddice tutti i pregiudizi e le ideologie sul potere. La regalità di Gesù è praticata nella forma dell’umiltà e il suo potere è a servizio della pace. La pace per cui preghiamo ogni giorno, che è il sospiro di tanti popoli, è frutto della Pasqua di Gesù: è infatti la prima parola di Gesù risorto: “Pace a voi” (Gv 20,19).

Chiediamo la grazia di vivere come discepoli l’esperienza di passare da discepoli ottusi a discepoli istruiti dalla sapienza della croce compiendo ancora, in questa settimana santa, il percorso che comprende i tre passi necessari: vivere la Pasqua con la partecipazione ai santi misteri; ricordare le Scritture, con l’ascolto della Parola di Dio; riconoscere in Gesù il significato di tutte le cose, accogliendo il dono della sapienza della croce. [mons. Delpini]

Potremo così comprendere di quale messaggio di pace possa essere segno il rametto d’ulivo benedetto che porta ogni casa che l’accoglie il buon augurio di Pasqua.